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Dicono di noi ...



Ecco una rassegna di cosa la stampa nazionale ed internazionale
scrive a proposito dei progetti dell’associazione

 

Avvenire - Domenica 20/02/2011



L’associazione Culturale Mariangela Virgili festeggia il suo compleanno

VENTICINQUE ANNI VISSUTI INTENSAMENTE

Il Sindaco: “Bravi e che Suor Mariangela vi dia sempre la forza per continuare così. Voi siete lo stimolo per le nuove generazioni, quello che fate è un servizio sociale per tutta la comunità”.
Venticinque anni fa, era il 3 febbraio quando un gruppo di giovani costituisce l’Associazione Culturale Mariangela Virgili, con lo scopo di far riaprire la causa di beatificazione della Venerabile, ferma dai primi del ‘900. “Eravamo giovani e ignari di ciò che ci attendeva – dice Bruno Pastorelli, presidente dell’associazione – ma tanta era la voglia di fare, che ognuno si prodigò al massimo”. Nel 1993, il 10 di novembre, il Santo Uffizio toglie il veto che gravava sulla causa di beatificazione, era segretario il Card. Joseph Alois Ratzinger. “Ci siamo chiesti di chi fosse stato il merito, chi poteva aver contribuito di più al raggiungimento di tale traguardo – continua Pastorelli – alla fine ci siamo convinti che il merito era stato di tutti i ronciglionesi e dei molti devoti di tutte le parti del mondo che amano Mariangela Virgili. E se oggi siamo qui a festeggiare il 25° è perché tutta la popolazione ronciglionese ci ha dato e ci dà fiducia”.
Da dove viene questa forza? Pastorelli non ha dubbi: “Dalla fede. Se facciamo un bilancio di quello che abbiamo fatto in questi 25 anni, dobbiamo dire che è più che positivo. Basti ricordare che abbiamo sostenuto gli oneri per acquisire dagli archivi i documenti sulla nostra Suor Mariangela, necessari per la rimozione del veto; che abbiamo costituito un fondo ‘Pro beatificazione M. V.’ presso lo IOR, che servirà per la stampa del Positio; che stiamo dando alle stampe un volume che raccoglie gli atti del secondo Convegno su Mariangela Virgili tenuto nel 275° dalla morte; che abbiamo provveduto all’acquisto della sede dell’Associazione, all’acquisto di altri due locali nello stabile dove è ubicata la Casa-Museo, al mantenimento e alla manutenzione della casa stessa. Senza contare le manifestazioni culturali, religiose e sportive che sono andate sempre più sviluppandosi negli anni”.
Per tracciare un bilancio della sua attività, l’Associazione si è pubblicamente riunita, sabato 5 febbraio, presso il ristorante ‘Fiorò’, al Lago di Vico. Qui il presidente, Bruno Pastorelli, ha ricordato le maggiori iniziative e manifestazioni fatte nell’anno 2010, soffermandosi sulla missione umanitaria in Togo, organizzata da Padre Erminio Osti, presidente dell’Associazione Fraternità Italia Togo, alla quale hanno preso parte volontariamente due componenti dell’Associazione: Enrico Marini e Marco Trappolini.
“È con orgoglio di tutti noi che in Togo, nella parrocchia di Cristo Re della diocesi di Lomé, nel mese di giugno dello scorso anno, alla presenza dei nostri due soci, è stata inaugurata una scuola che porta il nome della Venerabile Mariangela Virgili. È grazie al nostro contributo, insieme con quello degli amici del Coro della Montagna ‘Marco Bigi’ e della scuderia del Monumento se questo è stato possibile”.
Il Presidente, ringraziando tutti i presenti, ha poi rivolto un ringraziamento particolare ai rappresentati delle istituzioni e delle altre associazioni e confraternite intervenuti.
Erano presenti anche il Postulatore della Causa di Beatificazione, Prof. P. Vincenzo Mosca dell’ordine dei Carmelitani, Mons. Silvio Iacomi, parroco di Ronciglione, che in un suo breve ma profondo intervento ha riconosciuto all’Associazione un ruolo primario all’interno del tessuto sociale ed umano della comunità.
Parole di plauso sono arrivate anche dal Sindaco che ha ringraziato a nome di tutta l’amministrazione per l’opera di recupero degli aspetti socio-culturali del centro storico di Ronciglione, utili anche alla promozione turistica del territorio.
Il Sindaco ha inoltre ricordato che, in occasione del giovedì grasso, per il Carnevale dei Bambini, saranno ospiti del comune 50 alunni di una scuola media della Città dell’Aquila, martoriata dal sisma.
La festa è continuata con una cena, in cui – fra i 180 commensali – sono state raccolte offerte, che serviranno per la costruzione del piazzale in cemento davanti alla scuola intitolata alla Venerabile Mariangela Virgili in Togo.

 

La Voce del Popolo -  Venerdì 17/12/2010



TOGO
un’esperienza missionaria

FRATERNITÀ SENZA CONFINI NEL SEGNO DELL'EDUCAZIONE                     a cura di Massimo Venturelli

Sono moltissime le associazioni e i gruppi che aiutano i missionari nei paesi in via di sviluppo. Dal 2007 opera una onlus che sostiene alcuni progetti in Togo. Fondata da un sacerdote bergamasco ha la sua sede in Adro.

Che il bresciano sia un territorio molto attento alla missionarietà è cosa risaputa. Sono moltissimi i missionari sparsi nel mondo che riescono a realizzare progetti grazie al sostegno di tanti gruppi parrocchiali, di associazioni che fanno di questo settore il campo del loro impegno. È un mondo composito, difficile da descrivere nel suo insieme.
Più facile è raccontare qualche singola esperienza, come quella dell’associazione onlus “Fraternità Italia Togo” nata nel 2007 e che ha la sua sede ad Adro. L’associazione è ‘transdiocesana’ perché fondata dal sacerdote bergamasco don Ermino Osti, vicario parrocchiale a Predore. Negli anni, grazie al generoso contributo di tante persone, ha potuto realizzare nel Paese africano 10 edifici scolastici (dalla scuola primaria al liceo), una cappella, alcuni pozzi e sevizi igienici. Grazie alla onlus è stato possibile dotare alcune scuole dei banchi. L’associazione, inoltre, ha aiutato due realtà agricole locali, garantisce l’appoggio ad alcuni studenti liceali e universitari e a un centinaio di orfani.
Dal 23 ottobre al 7 novembre scorso un gruppo dell’associazione è volato in Togo. “Pur avendo visto tante foto e tanti documentari dell’Africa – raccontano i ‘reduci’ dell’esperienza – pensavamo di avere un’idea ben precisa della situazione reale. Ma quello che abbiamo visto in questi giorni ha superato ogni immaginazione ed è stato per noi una forte lezione di vita. Nessuno può rimanere indifferente di fronte a quello che vede direttamente con i propri occhi”.
Quartier generale della nuova spedizione è stata la cittadina di Kpalime, circa 120km a nord della capitale del Togo, Lomé. Per il gruppo è stata occasione per visitare i progetti realizzati dall’associazione “Fraternità Italia Togo”. Nel villaggio di Morétan, nel nord del Paese, al confine con il Bénin, l’incontro con un gruppo di orfani che hanno ricevuto un aiuto per la prosecuzione degli studi: si tratta di quei 109 bambini aiutati dall’associazione tramite lo strumento delle adozioni a distanza.
Di qui un nuovo spostamento sino al villaggio di Atikpaï per l’inaugurazione della cappella chiesta con insistenza dagli abitanti che si sono prodigati con i volontari dell’associazione per la sua realizzazione.
Nel prosieguo del viaggio il gruppo della onlus ha preso contatti con alcune realtà agricole aiutate: l’associazione Cajpa di Gbende e l’associazione Alternative Clé Verte di Akaba, che grazie all’aiuto italiano ha avviato un progetto di agricoltura biologica che prevede anche una parte didattica: 15 giovani apprendono l’abc dell’agricoltura biologica. La bontà del progetto e la sua efficacia hanno portato all’estensione della collaborazione. L’associazione “Fraternità Italia Togo” contribuirà alla costruzione di un ponte per un più rapido collegamento con i campi in cui si svolge l’importante progetto agricolo.

 
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